La priorità strategica è riportare la capacità di gestire il risparmio in Italia. La modalità scelta ormai è nota: l’alleanza con Azimut, avviata lo scorso dicembre, che ha portato al battesimo di Nova Investment Management.
Intervenuto alla terza edizione degli MF Investment Manager & Advisor Awards di Class Editori, dove è stato premiato insieme al presidente di Azimut Pietro Giuliani, l’amministratore delegato di Unicredit, Andrea Orcel, ha rimarcato proprio questo punto: «Con la partnership da poco siglata», ha detto, «ci stiamo riappropriando di alcuni elementi della catena del valore dove pensiamo di poter aggiungere virtù per i nostri clienti». Il fine ultimo: «Avere degli elementi dove realizzare vantaggi distintivi internalizzati in casa». Orcel ha tenuto a precisare come l’istituto avesse «esternalizzato tutta la gestione del risparmio, diventando a tutti gli effetti un distributore puro». L’accordo con Azimut consente di offrire un servizio aggiuntivo alla clientela dalle banca, coerentemente con quanto stabilito dal piano Unicredit Unlocked. «Ovviamente questo valore i clienti lo recuperano», ha detto Orcel, «quindi nel comparto dell’asset management l’alleanza ci permette di riprendere quota e riappropriarci di tutto quello che prima lasciavamo sul tavolo». La speranza, condivisa anche con Giuliani, è che questo sia il primo passo per la creazione di un polo dell’asset management che possa uscire dai confini italiani per espandersi in tutto il mondo.
Il ceo della banca di piazza Gae Aulenti, comunque, ha precisato un aspetto finale e importante nelle strategie di Unicredit: «Per definizione», ha detto, «siamo un’architettura aperta, quindi un modello assolutamente indifferente che dà al risparmiatore ciò che richiede nel momento in cui lo richiede». Questa iniziativa, nel mondo del risparmio gestito, ha concluso, «ci permette di aggiungere più valore, ma resteremo prevalentemente un’architettura aperta: questa è la direzione in cui il gruppo vuole andare».
Articolo di Cristiano Marconi, pubblicato su MilanoFinanza di sabato 11 marzo