"Dalla crisi finanziaria del 2008, i mercati sono stati caratterizzati da una politica fiscale e monetaria straordinariamente aggressiva. Come risultato di queste politiche, l'inflazione è salita a livelli che non si vedevano dagli anni '80. Per combattere questa inflazione, la Fed nell'ultimo anno ha alzato i tassi di quasi 500 punti base. Questo è il prezzo che stiamo pagando per anni di soldi facili ed è stato il primo pezzo del domino a cadere. Il caso della Silicon Valley Bank [...] si è trattato di un evento unico o saranno altre tessere del domino a cadere?".

Questa una delle domande cruciali che si è posto Larry Fink nell'annuale lettera agli investitori di BlackRock. Il crollo di SVB ha difatti rappresentato un classico mismatch tra attività e passività e, per quanto la risposta normativa sia stata finora rapida e volta a scongiurare i rischi di contagio, i mercati restano sull'orlo di un pericoloso precipizio.

Il presidente del colosso finanziario ha anche commentato il contesto in cui si trovano a navigare gli investitori, analizzando l'andamento dell'inflazione, il rialzo dei tassi e lo stress sul settore bancario, e affrontando i temi legati allo sviluppo di economie sempre più frammentate, ad un maggiore protezionismo e polarizzazione. Questi problemi, insieme alle crescenti tensioni geopolitiche, hanno portato la sicurezza nazionale ed economica al centro dell'attenzione e avranno implicazioni significative sul modo in cui gli asset owner sceglieranno di allocare il capitale e progettare portafogli durevoli.

Fink spiega come i leader del settore pubblico e privato stiano “scambiando” l'efficienza e la riduzione dei costi con la resilienza della catena di approvvigionamento e la sicurezza nazionale. Questo compromesso tra prezzi e sicurezza è uno dei motivi per cui, scrive, "credo chel'inflazione persisterà e che, per i banchieri centrali, sarà più difficile domarla. Di conseguenza, ritengo più probabile che l'inflazione si avvicinerá al 3,5% o al 4% nei prossimi anni".

Tra i temi trattati nella lettera anche la necessità di trovare leader che diano alle persone motivi per essere fiduciose e che sappiano articolare una visione per un futuro più luminoso. Molto di ciò che abbiamo perso negli ultimi anni ha eroso l'ottimismo e la fiducia in un futuro migliore, ma questa speranza si rivela molto importante sia per la leadership che per gli investimenti.

Un importante accenno anche alla crisi silenziosa dei sistemi pensionistici e alle opportunità nella transizione energetica globale.