A cura di Monica Defend, head of Amundi Institute, Vincent Mortier, group chief investment officer, e Matteo Germano, deputy group chief investment officer, di Amundi.
Cosa sta succedendo a Credit Suisse: questa settimana il prezzo delle azioni di Credit Suisse è ulteriormente crollato e il costo per assicurare le obbligazioni della banca contro il fallimento ha raggiunto livelli preoccupanti. I costi assicurativi della banca sono aumentati a causa di un crollo della fiducia in seguito al fallimento della Silicon Valley Bank (SVB). Dopo una giornata frenetica, la Banca nazionale svizzera (BNS) si è dichiarata pronta a sostenere la liquidità della banca. In seguito Credit Suisse ha dichiarato che, per rafforzare la propria liquidità e riacquistare parte del debito privilegiato (senior debt), chiederà in prestito alla BNS fino a 50 miliardi di franchi svizzeri
Il settore bancario europeo è solido grazie alle misure introdotte dopo la grande crisi finanziaria per limitare il rischio di contagio. Nell'ultimo decennio la regolamentazione è stata rafforzata per assicurarsi che il quadro normativo affronti tutte le sfide importanti per la stabilità finanziaria. Dato che Credit Suisse è una banca di importanza sistemica a livello mondiale[1], le autorità di regolamentazione seguiranno da vicino gli sviluppi e agiranno per limitare il contagio nel settore bancario europeo. Nonostante la recente volatilità dei mercati, il settore bancario funziona bene. Il limitato ampliamento dei differenziali di credito delle altre principali banche europee in risposta agli eventi di Credit Suisse indica che finora l’effetto contagio è contenuto.
Prospettive per il settore bancario europeo. A nostro avviso, il sell-off delle banche europee è dovuto principalmente alla realizzazione di profitti e a una rivalutazione dei rischi di recessione, che non favorisce la redditività del settore. In caso di un'ulteriore escalation della crisi, ci aspettiamo che la maggior parte delle esposizioni della controparte sia garantita, quindi non prevediamo perdite significative da una potenziale risoluzione o liquidazione. Il settore è ben capitalizzato e liquido e non vediamo altri casi specifici che pongono grandi rischi ad altri titoli bancari. Sarà importante monitorare i flussi di liquidità e dei depositi del settore nel prossimo futuro.
Orientamento generale sugli investimenti: ribadiamo la necessità di mantenere un atteggiamento prudente sugli attivi rischiosi in questa fase poiché le vulnerabilità che si sono accumulate durante i recenti e rapidi aumenti dei tassi di interesse stanno iniziando a concretizzarsi.
Come nota positiva, i titoli di Stato hanno dimostrato il loro ruolo di diversificatori in questa crisi, con il ritorno del paradigma di allocazione del 60-40 (60% azioni - 40% obbligazioni).